Isidoro, per i familiari Easy, ha 35 anni ed è stato una promessa dell’automobilismo competitivo fino a quando non ha cominciato a prendere peso. Ora vive con la madre e si imbottisce di antidepressivi. Fino al giorno in cui il fratello gli chiede un favore speciale: un operaio ucraino è morto sul lavoro e la salma va riportata in Ucraina senza troppe formalità. Easy può così tornare a guidare…un carro funebre.
via Easy – Un viaggio facile facile (2016) – MYmovies.it
Easy non è un aggettivo ma il soprannome di Isidoro, ex ragazzo prodigio delle corse automobilistiche, ora ridotto a ragazzo depresso e notevolmente in sovrappeso, motivo per il quale è stato escluso per sempre dal mondo sportivo. Dal fratello gli viene proposto di trasportare la bara di un uomo deceduto in un cantiere fino in Ucraina, al fine di dare al lavoratore una degna sepoltura. Easy accetta ma quello che non sa è che il viaggio sarà ostacolato da una serie di sfortunati eventi che lo porteranno prima a perdere la macchina, poi ad essere perseguitato dalla polizia ed a fare amicizia con strani personaggi del luogo. Un classico road movie di formazione, insomma, che questa volta travalica i confini nazionali per esplorare le terre piu sconosciute dell’ex unione sovietica. Al suo esordio alla regia Andrea Magnani decide quindi di appoggiarsi a quello che è ormai un topos della nostra programmazione per cercare peró di fare qualcosa di diverso. Quello di Easy è infatti un personaggio poco convenziale che fa sorridere per la sua genuinità ma che suscita anche tenerezza per la sua incapacità di esprimersi.
(da http://www.sentieriselvaggi.it/easy-un-viaggio-facile-facile-di-andrea-magnani/)