Nel 1950 un gruppo di giovani entusiasti portò a Como il Circolo del Cinema (già presente in altre città e riconosciuto con una Federazione a livello nazionale dal 1947). L’esperienza durò fino al 1960 e svolse nel panorama culturale dell’epoca un ruolo importante, contribuendo a formare, in una città che fin dagli albori della settima arte aveva mostrato un notevole interesse verso il cinematografo, un pubblico attento e preparato, disposto a conoscere da vicino i film classici e quelli attuali, provenienti dalla cultura nazionale o da quelle forestiere. Nel periodo di maggiore diffusione del cinema (il 1955 è l’anno in cui in Italia “si staccarono” più biglietti), il Circolo del Cinema di Como si impegnò per la conoscenza di un linguaggio comunicativo con forti caratteri di modernità e per la diffusione delle sue espressioni di qualità. INDICE TESTUALE Premessa dell’editore Ci vediamo al Cineclub (di Alberto Longatti) A colloquio con Morando Morandini Ricordi di cinema Nascita e chiusura di un circolo Filosofia (e ideologia) da cineclub L’avvento di una nuova fenomenologia Un altro modo di fare (e conoscere) cinema Quegli anni ruggenti Intervista ad Alberto Longatti di Giorgio Cavalleri Documenti e immagini 1950 – Anche a Como un Circolo del Cinema 1952 – Il Circolo del Cinema di Como 1954 – Vita e storia dei Circoli del Cinema Immagini
VAI ALLA SCHEDA DELL’EDITORE:
Ci vediamo al Cineclub – Gli anni dei Circoli del Cinema
