ciao ***,
Ciao ***
Io ho continuato a piangere per un po’ , e se ripenso al film mi viene da ricominciare.
Per cui capisco pienamente le tue riflessioni ed il tuo coinvolgimento.
Ti mando le mie riflessioni sul film : io ho interpretato la figura della madre di Laurence come quella di una donna che fa il meglio che può , nell’idea che per una immigrata nera sia fondamentale comportarsi bene per riuscire ad inserirsi in una società a maggioranza bianca. Idea condivisa dal padre, che la declina imperiosamente al maschile nell’idea sia il padre a sapere ciò che sia il bene della figlia. Quindi entrambi probabilmente fanno del loro meglio .
Come la madre di Rama peraltro : mi sembra che Rama riesca a trovare una ridefinizione delle proprie angosce abbandoniche nella percezione dell’intera vicenda di Laurence : anche nell’atteggiamento solo apparentemente forte e strutturato della madre di Laurence, ma totalmente incapace di vederla nella sua realtà, ma soprattutto nella profondità della sua sofferenza e chiusura al mondo.
Mi è piaciuto il tuo parallelismo con Bones and all : sicuramente è un film che affronta il tema della diversità, sofferenza, isolamento . E non è che non mi è piaciuto e capisco l’intento del regista : però mi ha disturbato (davvero non mi viene un’altra parola), imponendosi nella mia mente in modo persistente. Ciò che mi ha impedito un coinvolgimento emotivo (che invece ha sentito in Sain Omer) è la dimensione del cannibalismo : che mi sembra un espediente narrativo piuttosto che un elemento di realtà . La storia mi sembra quindi una “favola” piuttosto che un racconto, e i personaggi rimangono distanti, o meglio impossibili : perché ad un giovane adolescente che arriva ad essere cannibale temo siano realisticamente disponibili poche possibilità di evoluzione. Mentre l’elemento di realtà mi sembra pienamente presente in Saint Omer.
Non so se riesco a spiegarmi.
Comunque queste riflessioni sono davvero un tesoro : e ti ringrazio di cuore !
Anche *** , che non perde una battuta e trova stimoli, impressioni in ogni dove, e stabilisce relazioni di pensiero anche nello spazio…
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