il racconto fa vedere la mostruosità della cultura mafiosa da come ci vive dentro un bambino. Solo lui si assume qualche responsabilità soggettiva: con la madre, con il padre e perfino con i topi. Non tutti i pescatori mettono la droga nei pesci. E se un bambino ce la vuole fare, ce la si può fare. Magari a partire da un vicino di casa che sta costruendo un modello di nave e che, quasi unico, si prende cura del bambino
Esiste per ogni bambino un momento in cui arriva la maturazione di quei concetti che fino al giorno prima appartengono solo al mondo degli adulti. Accade così che a Palermo un bambino in poco tempo assista ad alcune scene che lo porteranno a capire cosa siano le famiglie mafiose. Tra il padre, la madre e la vita in strada non potrà fare a meno di rendersi conto del mondo che lo circonda.
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