QUASI NEMICI – L’IMPORTANTE E’ AVERE RAGIONE, di Yvan Attal, con Daniel Auteuil, Camelie Jordana, Yasin Houicha, 2017

Quasi nemici - L'importante è avere ragione - Film (2017 ...

Il film “Quasi nemici – L’importante è avere ragione” (titolo originale: Le Brio), diretto da Yvan Attal e uscito nel 2017, è una commedia francese che esplora temi come il pregiudizio, la retorica e la crescita personale attraverso lo scontro di due personalità molto diverse.wikipedia+3

La protagonista è Neïla Salah, una giovane di origine araba cresciuta nella multietnica banlieue di Créteil, che sogna di diventare avvocata. Si iscrive alla prestigiosa Università Panthéon-Assas di Parigi ma, al suo primo giorno di lezione, arriva in ritardo al corso del professor Pierre Mazard, docente brillante ma noto per i suoi scoppi d’ira, il cinismo e le posizioni provocatorie, spesso sfocianti nel razzismo. Mazard, infastidito dal ritardo della ragazza, la umilia davanti agli altri studenti con osservazioni discriminatorie che vengono riprese e diffuse dagli studenti, portando lo scandalo all’attenzione del preside.

Per evitare il licenziamento e redimersi dalle accuse di razzismo, Mazard è obbligato dal preside a diventare il mentore di Neïla e prepararla al torneo nazionale di retorica, che l’università cerca di vincere da anni. Da questo obbligo nasce una collaborazione forzata che si trasforma in una vera e propria sfida, sia accademica che personale: Neïla deve dimostrare il suo valore in un ambiente ostile, e Mazard deve mettere in discussione i propri pregiudizi e metodi.

Nel processo di preparazione al concorso di eloquenza, i due protagonisti affrontano frequenti scontri e discussioni, ma anche una progressiva crescita reciproca. I metodi spigolosi e fuori dagli schemi di Mazard si rivelano, alla fine, uno stimolo fondamentale per Neïla, che acquisisce sicurezza e capacità dialettica, superando diverse eliminatorie fino alla finale di Parigi. La retorica viene presentata, nel film, come un’arma a doppio taglio: uno strumento per dominare il confronto dialettico, ma anche un rischio di perdere autenticità e semplicità.

Nel percorso, sia Neïla che Mazard sono costretti a superare pregiudizi e punti di vista limitanti; la loro crescita personale si intreccia con la presa di coscienza che vincere una disputa non è sempre la cosa più importante, e che il rispetto e la fiducia reciproca possono aprire a nuove prospettive anche tra “quasi nemici”.filmtv+3

Il tema centrale della relazione tra Neïla Salah e Pierre Mazard nel film “Quasi nemici – L’importante è avere ragione” è la trasformazione reciproca e la crescita personale attraverso il confronto e il superamento dei pregiudizi.

All’inizio Pierre Mazard è un professore cinico, provocatore, con idee conservatrici e atteggiamenti anche razzisti, mentre Neïla è una giovane studentessa di origine araba, orgogliosa delle sue radici ma fragile nel gestire le emozioni e nel difendersi dalle discriminazioni. Mazard è costretto dal preside a diventare il mentore di Neïla per prepararla a un concorso di eloquenza, e da questo rapporto inizialmente conflittuale nasce un percorso di crescita.

Il tema centrale è quindi l’arte della retorica come strumento di emancipazione personale e la forza di superare le proprie paure e pregiudizi. Mazard, pur con la sua durezza, stimola Neïla a far emergere la sua intelligenza e sicurezza, mentre Neïla spinge Mazard a mettere in discussione i propri preconcetti e apre la possibilità di un rapporto umano più autentico.

La loro relazione è un duello a colpi di parola che diventa alleanza, insegnandole l’abilità di sostenere le proprie idee con forza e convinzione, e mostrando come avere ragione, più che necessariamente la verità, sia spesso ciò che conta in un contesto competitivo e sociale. Alla fine entrambi si arricchiscono: Neïla diventa un’oratrice sicura e consapevole, Mazard una figura meno stereotipata e più umana.wikipedia+2

Il film “Quasi nemici – L’importante è avere ragione” di Yvan Attal (2017) ruota attorno al tema della retorica come arte dell’eloquenza e dell’argomentazione, con un forte focus sul potere della parola come mezzo di riscatto sociale e strumento di persuasione. La retorica nel film viene insegnata dal professor Pierre Mazard a Neïla Salah, una studentessa di giurisprudenza di origine araba, che deve prepararsi per un prestigioso concorso di retorica.

Il cuore delle lezioni di retorica del professore si riassume nella frase: «La verità non importa, ciò che importa è avere sempre ragione». Questo motto riflette una visione del dialogo come conflitto dove uno dei due interlocutori deve necessariamente prevalere, rendendo la retorica una forma di lotta verbale volta a imporsi sull’altro più che a cercare la verità oggettiva.mymovies+2

Tuttavia, il film compie anche un passo ulteriore, mettendo in luce la complessità e la doppiezza di questo insegnamento. Il regista mostra come la retorica non debba essere intesa come una serie di regole da seguire pedissequamente, ma come uno strumento da usare con consapevolezza, conoscendo i propri punti di forza e le proprie contraddizioni. Verso la fine, il messaggio si evolve in una riflessione più profonda: «Quando si parla bene ci si dimentica come dire le cose in maniera semplice», sottolineando il rischio che un uso eccessivo di tecniche retoriche possa allontanare dalla chiarezza e dalla sincerità del discorso.sulleregole+1

Il personaggio del professor Mazard è ritratto come cinico, arrogante e provocatore, ma anche come un mentore intellettualmente onesto e alla fine umano, mentre Neïla impara a usare la parola come mezzo per affermarsi nella sua vita e nella sua carriera, soprattutto in un contesto sociale complesso e spesso ostile.culturabologna+1

La retorica qui appare quindi non solo come una tecnica formale di argomentazione, ma come un’arma potente per la costruzione del consenso, il superamento dei pregiudizi e l’affermazione di sé, con tutto il suo potenziale ambiguo e ambivalente.collegiocastiglionibrugnatelli+1

In sintesi, nel film la retorica è centrale sia come strumento di scontro verbale, sia come via di emancipazione personale, con un approfondimento sull’equilibrio tra l’abilità oratoria e la necessità di una comunicazione autentica e semplice.mymovies+2

Fonti principali:
MYmovies.itmymovies
Associazione Sulleregolesulleregole
Cultura Bolognaculturabologna
Collegio Castiglioni Brugnatellicollegiocastiglionibrugnatelli

Il Cinema Racconta …

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