Il nuovo adattamento del personaggio ideato da Angela Giussani nel 1962 e diventato, grazie all’aiuto della sorella minore Luciana, un fenomeno editoriale e di costume soprattutto negli anni ’60 e ’70, è firmato dai fratelli Manetti per Raicinema.
Grande investimento produttivo, Luca Rea come consulente per ricostruire la Clerville immaginaria degli anni ’60, tre attori capaci di restituire le sfumature del triangolo su cui sono costruiti gli episodi e un certo gusto di genere che i due registi hanno sempre coltivato nella loro carriera cinematografica: gli elementi sembravano esserci tutti, eppure questo nuovo Diabolik è soprattutto un enorme fragoroso fraintendimento.
Forse spinti da Mario Gomboli, che dirige la testata di Diabolik dopo la morte di Luciana Giussani, i Manetti e Michelangelo La Neve hanno scritto la sceneggiatura del film, partendo dall’albo n.3 “L’arresto di Diabolik” e dal suo successivo remake, ricercando una fedeltà non solo alle storie, ma…
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