RAPITO, di Marco Bellocchio, con Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, 2023

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Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni.

Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica.

I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino.

Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.

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https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/bellocchio-racconta-la-storia-che-spielberg-sognava-qmfcqkqj

  • Rapito, in concorso a Cannes, è l’ultimo film di Marco Bellocchio ed esce il 25 maggio in Italia: una requisitoria feroce contro i delitti in nome di Dio.
  • Il sequestro di Edoardo Mortara nel 1858, bambino ebreo da educare alla fede cattolica, riporta il regista de L’ora di religione e de I pugni in tasca a uno dei suoi temi più cari.
  • Chiarissima la lettura politica che Bellocchio dà della vicenda: «Rappresenta la volontà disperata, e perciò violentissima, di un’autorità ormai agonizzante di resistere al suo crollo, anzi di contrattaccare».

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